La tecnica “raku”, nata in Giappone alla fine del XVI secolo, è strettamente legata alla filosofia Zen ed alla cerimonia del tè.

L'ideogramma Giapponese “raku” significa gioire il giorno, vivere in armonia con le cose e con gli uomini, piacere di creare.

Per realizzare questi oggetti sono stati usati la terra, il fuoco e l'acqua, i tre elementi che costituiscono l'essenza della vita dell'uomo.




Lo sviluppo della ceramica giapponese è dovuto anche all'importanza che assunse in Giappone la cerimonia del tè. L'offerta di una ciotola della bevanda profumata assunse le caratteristiche di una cerimonia dove ogni oggetto viene creato per utilizzarlo secondo la tradizione con una serie di formalità e sofisticati dettagli, allo scopo di raggiungere un'armonica bellezza, creando così un'atmosfera di pace e tranquillità spirituale tra l'ospite e il padrone di casa


Gli artisti ceramisti utilizzano questa tecnica per creare pezzi unici, mai ripetibili e volutamente imperfetti, in quanto gli effetti particolari di colore, le screpolature e i riflessi sono, quasi sempre, non del tutto controllabili.